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LUCE DELLA PACE  MELFI 1- BERNALDA 1 10/12/2020 ore 20:15

Accensione luce Melfi 1 (candela, lanterna)

Canto: SEMINA LA PACE

Senti il cuore della tua città,

batte nella notte intorno a Te,

sembra una canzone muta che

cerca un’alba di serenità

Semina la pace e tu vedrai

che la tua speranza rivivrà;

spine tra le mani piangerai,

ma un mondo nuovo nascerà.

RIT.

Sì, nascerà

il mondo della pace,

di guerra non si parlerà mai più,

la pace è un dono

che la vita ci darà,

un sogno che si avvererà…

Senti il cuore della tua città,

batte nella notte intorno a Te,

sembra una canzone muta che

cerca un’alba di serenità RIT.

Semina la pace e tu vedrai

che la tua speranza rivivrà;

spine tra le mani piangerai,

ma un mondo nuovo nascerà. RIT.

Vangelo: (Padre Alberto)

Dal Vangelo secondo Matteo 11,11-15

In quel tempo Gesù disse alla folla: “In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.

La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda”.

INIZIO : STORIA DELLA LUCE

Lettore1 (ANDREA): Nella Chiesa della Natività in Betlemme c'è una lampada a olio che arde perennemente da lungo tempo, probabilmente già pochi secoli dopo la venuta di Cristo. Questa chiesa è stata costruita su quella che si ritiene la grotta o la stalla in cui è nato Gesù; la lampada è posizionata sul punto ove si presume sia stata la mangiatoia nella quale fu posto il Salvatore in fasce. La lampada è alimentata dall'olio donato dalle nazioni cristiane della Terra, una volta all'anno, a turno. Nel Natale del 1993, in occasione di uno scambio internazionale, uno scout austriaco porta per la prima volta la Luce della Pace di Betlemme alle Associazioni scout di Trieste che, vista la validità dell'idea ed il suo messaggio di fratellanza, aderiscono con entusiasmo ed organizzano un comitato per curarne la distribuzione in Italia. Ogni anno gli scout austriaci portano dalla Palestina la Luce della Pace e dall’Austria diversi equipaggi Italiani curano la distribuzione in tutta l’Italia. Circa un milione di italiani porta la Luce della Pace nelle proprie case grazie all'impegno degli Scout di tutte le Associazioni.

Lettore2 (CARMEN): E' ovvio il significato religioso della lampada accesa: Cristo, Luce delle genti, continua ad irradiare la sua Parola da Betlemme nel mondo intero per tutti i giorni che verranno; Egli è il riferimento vivo e presente per coloro che hanno Fede in Lui, Speranza irriducibile nel futuro e nella Resurrezione; Cristo è la Luce che non si spegne, che segna sempre la via, che guida l'Umanità alla salvezza.

MUSICA DI SOTTOFONDO (Einaudi nuvole bianche)

La storia del cerino 

NARRATORE r/s

CERINO e/g

CANDELA l/c

Un Cerino triste e rassegnato, si era messo in disparte su un lato della scatola e una Candela dispiaciuta, incominciò a parlargli:
"La conosci la storia del Cerino?", esclamò la Candela.
"No!", rispose il Cerino.
"Caro Cerino, non sai quanto sei importante!".
"Parli bene tu!", disse con voce rammaricata il Cerino. "Sei una Candela, ti accendesti tempo fa e la tua fiamma ancora brucia nel consumarti lentamente. Io sono un Cerino, mi accenderò per poi spegnermi rapidamente, in meno di un istante".
"Cerino c'è verità in quel che dici, ma credimi non conta quanto sia lunga un'esistenza, ma è importante la realizzazione della sua essenza".
Il Cerino ci rifletté su e poi aggiunse: "Tu credi che valga sempre e comunque la pena vivere? Seppur consapevole di nascere per poi morire, di accendersi per poi finire?".
"Ascolta prima la Storia, figlio mio!".

C'era un volta una Candela, accesa nel buio della notte, essa era una faro per tutti i viandanti del mondo, chiunque poteva scorgerla anche dai luoghi più remoti, quella luce calda e confortante li carezzava ed era davvero tanto ma tanto importante.
Una notte come tante, i viandanti ebbero però un amara sorpresa, la luce della Candela si spense. Del resto era un Candela non poteva durare in eterno, avrebbero dovuto prevederlo, ed invece nel restare completamente al buio, panico e sconforto avvolsero l'animo di ogni viandante.
Passarono alcuni istanti che parvero lunghi come secoli, ed improvvisamente qualcuno s'ingegnò, chi ricordò che in soffitta aveva conservata una vecchia candela, chi trovò una torcia, chi un lumino, e ci fu persino chi scoprì nella propria casa un camino, ma ahimè era tutto inutile senza un Cerino.
E fu così che nell'affanno di risolvere il danno, qualcuno in tasca trovò un Cerino.
La tristezza avvolse l'animo di quel poverino, conosceva bene la durata di un Cerino, ma la vita del mondo era in declino e allora lo usò per accendere un camino.
Da quel camino ogni candela trovò fiamma, ogni cero luce, ogni lume scintilla.
E nel giro di qualche secondo, scanditi come secoli dal mondo la luce si riaccese a tutto tondo, e grazie a quel Cerino il mondo venne salvato dal declino.

"Che storia incantevole Candela, e come si chiamava quel Cerino?".
"Ma come? Quel Cerino lo conosci anche tu, si chiamava Gesù!".
Il Cerino sorrise di una Luce interiore che lo fece accendere con tanto amore e quella sua breve esistenza la trascorse nel dare realizzazione alla sua essenza.

SILENZIO

 LETTORE (MIRIANA): LA PACE VERRA' Se tu credi che un sorriso è più forte di un'arma, Se tu credi alla forza di una mano tesa, Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide, Se tu credi che essere diversi è una ricchezza e non un pericolo, Se tu sai scegliere tra la speranza o il timore, Se tu pensi che sei tu che devi fare il primo passo piuttosto che l'altro, allora... LA PACE VERRA' Se lo sguardo di un bambino disarma ancora il tuo cuore, Se tu sai gioire della gioia del tuo vicino, Se l'ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu, Se per te lo straniero che incontri è un fratello, Se tu sai donare gratuitamente un po' del tuo tempo per amore, Se tu sai accettare che un altro, ti renda un servizio, Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora... LA PACE VERRA' Se tu credi che il perdono ha più valore della vendetta, Se tu sai cantare la gioia degli altri e dividere la loro allegria, Se tu sai accogliere il misero che ti fa perdere tempo e guardarlo con dolcezza, Se tu sai accogliere e accettare un fare diverso dal tuo, Se tu credi che la pace è possibile, allora... LA PACE VERRA' (Charles de Foucauld)

Accensione luce bernalda 1 ( candela, lanterna)

DIVISIONE NELLE STANZE :

LC

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MOMENTO DI PREGHIERA

- inizio tutto buio  - narratore

E’ la luce della Pace, un semplice segno che unisce attorno al mistero del Natale migliaia di persone.

E’ un simbolo di fraternità che rappresenta il mistero di Dio che si fa uomo e l’annuncio del suo amore illumina la vita di ogni uomo.

E’ la Luce che brilla in modo differente penetrando nella profondità dei cuori, infondendo calore e dissipando le tenebre.

Chi incontra questa luce non può stare fermo, quella Luce lo chiama.

- entra la luce di Betlemme (Si accendono le luci)

- canto Si accende una luce (quella che si fa in Cattedrale per la corona di Avvento)

* Io sono la luce del mondo chi mi segue non camminerà mai nelle tenebre, anzi avrà la luce che dà la vita.  (Giovanni 8, 12)

Tutti:

Brilli la tua Luce, o Signore,

splenda nel nostro cuore. 

* Finché avete luce, credete nella luce, affinché diventiate figli della Luce. Gesù (Giovanni 12, 36)

Tutti:

Brilli la tua Luce, o Signore,

splenda nel nostro cuore.

La Pace verrà

E fiorirà dalle nostre mani

Se avrà trovato posto già dentro di noi.

E verrà presto, domani,

se sapremo fare nostre

le necessità di chi vive o passa accanto a noi,

se sapremo far nostro il grido degli innocenti

se sapremo far nostra l’angoscia degli oppressi.

La Pace verrà se avremo posto nella nostra casa

Per chi non ha un tetto o non ha patria.

Se avremo posto nel nostro cuore

Per chi non ha affetto o muore solo.

Se avremo tempo nel nostro giorno

Per un disperato da ascoltare.

La Pace verrà

Se non cederemo alla provocazione,

se sapremo sanare ogni divisione,

se saremo uniti con tutti.

La Pace verrà e sarà

Il frutto più vero dell’unità, dell’armonia tra i popoli.

Preghiera:

PADRE NOSTRO

Canto: LA GIOIA

Ascolta, il rumore delle onde del mare

ed il canto notturno di mille pensieri dell' umanità

che riposa dopo il traffico di questo giorno

che di sera si incanta davanti

al tramonto che il sole le dà.

Respira, e da un soffio di vento raccogli

il profumo dei fiori che non hanno chiesto che un po' di umiltà

e se vuoi puoi gridare

e cantare che hai voglia di dare

cantare che ancora nascosta può esistere la...

Felicità, perché la vuoi, perché tu puoi

riconquistare un sorriso e puoi giocare

e puoi gridare, perché ti han detto bugie

se han raccontato che l' hanno uccisa,

che han calpestato la gioia, perché la gioia

perché la gioia, perché la gioia è con te.

E magari fosse un attimo, vivila ti prego

e magari a denti stretti non farla morire

anche immerso nel frastuono

tu falla sentire, hai bisogno di gioia, come me.

la, la, la, la, lalla, la, la...

Ancora, è già tardi ma rimani ancora

a gustar ancora un poco quest' aria scoperta stasera

e domani ritorna,

tra la gente che soffre e che spera

tu saprai che ancora nascosta può esistere la...

Felicità, perché la vuoi, ...

Preghiera per la Pace

(Giovanni Paolo II)

La Pace è opera nostra: esige, da parte nostra, un’azione coraggiosa e solidale.

Ma la pace è insieme e prima di tutto un dono di Dio: essa esige la nostra Preghiera.

A tutti i cristiani, credenti e uomini di buona volontà, io dico:

Non abbiate paura a puntare sulla pace,

a educare alla Pace!

L’aspirazione alla Pace non sarà giammai delusa.

Il lavoro per la Pace!

Ispirato dalla Carità che non tramonta,

produrrà i suoi frutti.

 

Canto dell'amicizia

In un mondo di maschere,

dove sembra impossibile

riuscire a sconfiggere

tutto ciò che annienta l'uomo;

il potere la falsità,

la ricchezza l'avidità,

sono mostri da abbattere,

noi però non siamo soli.

Rit. Canta con noi, batti le mani

alzale in alto,

muovile al ritmo del canto;

stringi la mano del tuo vicino

e scoprirai

che è meno duro il cammino così.

Ci hai promesso il tuo Spirito,

lo sentiamo in mezzo a noi

e così possiamo credere

che ogni cosa può cambiare;

non possiamo più assistere

impotenti ed attoniti

perché siam responsabili

della vita intorno a noi.

 

EG

IMMAGINI SLIDE SULLA PACE E

LETTORE : La pace
La pace guardò in basso e vide la guerra,
“Là voglio andare” disse la pace.
L’amore guardò in basso e vide l’odio,
“Là voglio andare” disse l’amore.
La luce guardò in basso e vide il buio,
“Là voglio andare” disse la luce.
Così apparve la luce e risplendette.
Così apparve la pace e offrì riposo.
Così apparve l’amore e portò vita.

Lettore 1) Se rifletto su ciò che può essere luce nella mia vita, non trovo niente di particolarmente eccezionale. Non c’è bisogno di cose abbaglianti! Giusto la semplicità del quotidiano: il sorriso del vicino, l’amore di quelli che mi circondano, il viso di coloro che Dio pone sulla mia strada, un pranzo in compagnia di amici … apparenti piccoli gesti che però “… segnano la mia vita e illuminano il mio ingegno”.

Lettore 2): E poi, intrecciati a quelli che ricevo, ci sono i sogni che posso trasformare io per prima in segni vivi, talvolta senza nemmeno rendermene conto: quando sono io a offrire un sorriso a chi è triste o a tendere la mano sulla spalla di chi è afflitto … Spesso, però, mi lascio accecare talmente tanto dal buio senza permettere alla luce di modellarmi: quando non mi accetto, quando sono arrabbiata con Gesù, quando litigo e non voglio vedere più nessuno …

Lettore 3): In tutti questi momenti, belli e brutti della mia vita, vorrei imparare ad essere “Colui che accende la Luce”. Così per la mia comunità, a volte aperta e a volte chiusa, come una porta. Vorrei facesse entrare la Luce, che trasforma la tristezza in gioia; la lacrima in sorriso; la paura in coraggio. Allora, prima di iniziare questo momento insieme, chiedo ad ognUNO DI VOI di portare qui la sua porta (Ognuno un disegno la porta ed una candela) e di darne una brevissima descrizione.

[Inizia il dialogo tra due ragazzi. Argomento: Io e me stesso. Uno parlerà del bello della vita, del grande dono che ha ricevuto, del rispetto di questo dono/corpo e del custodirlo. L’altro parlerà del vivere e lasciar vivere, del suo corpo che è suo e lo gestisce da sé.]

 Voce fc 1: Non ho preso coscienza dei talenti che ho, e non li ho messi a frutto. Per questo, c’è meno luce. Tutti: C'è meno luce.

Voce fc 1: Non c’è sempre stata sincerità nel mio parlare e non ho mantenuto le promesse fatte. Per questo, c’è meno luce.

Tutti: C'è meno luce.

Voce fc 2: Se so riconoscere e mettere a frutto le qualità che Dio mi ha dato; l’intelligenza, la volontà, il sentimento, nel mondo c’è più luce.

Tutti: C'è più luce.

Voce fc 2: Se sono schietto nel dire “si” quando è si e “no” quando è no, nel mondo c’è più luce.

Tutti: C'è più luce.

Guida: Ed io, da che parte sto? Mentre si ascolta canto, ognuno scrive sul foglietto dove oggi sente di essere e perché. Poi lo conserva

[Inizia il dialogo tra due ragazzi. Argomento: Io e Dio. Uno parlerà dell’affidarsi alle braccia amorevoli di un padre misericordioso. L’altro parlerà che in fondo la fede non serve e che ognuno è l'unico padrone di se stesso, senza sentire l'esigenza di un Essere superiore. ]

Voce fc 1: Non mi ricordo di ringraziare Dio ogni giorno per la vita, per la salute, per chi mi è caro, per le mie gioie e i miei dolori. Per questo c’è meno luce.

Tutti: C'è meno luce.

 Voce fc 1: Non ho prestato attenzione verso chi si trovava in difficoltà, e mi sono scusato dicendo che anch’io ho i miei problemi e le mie preoccupazioni. Per questo c’è meno luce.

Tutti: C'è meno luce.

Voce fc 2: Se so ringraziare il Signore per le ore felici, per i miei cari e gli amici, per le gioie vissute e anche per i dolori, nel mondo c’è più luce.

Tutti: C'è più luce.

Voce fc 2: Se riesco a stringere la mano al mio prossimo e a camminare insieme, nel mondo c’è più luce.

Tutti: C'è più luce.

Guida: Ed io, da che parte sto? Mentre si ascolta canto, ognuno scrive sul foglietto dove oggi sente di essere e perché. Poi lo conserva.

[Inizia il dialogo tra due ragazzi. Argomento: Io e gli Altri. Si toccheranno argomenti riguardanti la famiglia, la scuola, gli amici. Sempre in contrapposizione di vedute. ]

Voce fc 1: Spesso ho considerato la mia famiglia e gli amici solo utili alla mia vita ed ad accompagnarmi in giro, a fare acquisti, in palestra, senza essere anch’io disponibile per loro. Per questo, c’è meno luce.

Tutti: C'è meno luce.

Voce fc 1: Ho invidiato quello che gli altri avevano: la loro bravura, i loro beni, i loro amici. Per questo, c’è meno luce.

Tutti: C'è meno luce.

Voce fc 2: Se so dedicarmi alla famiglia, agli amici e allo studio, all gruppo scout  con coscienza, con impegno, con solidarietà verso chi è con me e aiutarci a vicenda, nel mondo c’è più luce.

Tutti: C'è più luce.

Voce fc 2: Se nell’incontro con gli altri non dico maldicenze, giudizi , non alimento tensioni, voglia di rivincita, nel mondo c’è più luce.

Tutti: C'è più luce.

Guida: Ed io, da che parte sto? Mentre si ascolta canto, ognuno scrive sul foglietto dove oggi sente di essere e perché. Poi lo conserva.

Guida: adesso 5 capi squadriglia accenderanno una candela e simbolicamente la doneranno e passeranno alle squadriglie del Bernalda che accenderanno le proprie per poi tenerle accese durante tutto l’avvento.

Si chiude con racconto : Ad adorare il bambino Gesù nella capanna di Betlemme insieme con gli altri animali accorsero anche gli insetti. Per non spaventare il piccolo restarono in gruppo sulla soglia. Ma Gesù, con un gesto delle rosee manine, li chiamò ed essi si precipitarono, portando i loro doni. L'ape offrì il suo dolce miele, la farfalla la bellezza dei suoi colori, la formica un chicco di riso, il baco un filo di finissima seta. La vespa, non sapendo che cosa offrire, promise che non avrebbe più punto nessuno, la mosca si offrì di vegliare, senza ronzare, il sonno di Gesù.

Solo un insetto piccolissimo non osò avvicinarsi al bambino, non avendo nulla da offrire.

Se ne stette timido sulla porta; eppure avrebbe tanto voluto dirgli il suo amore. Ma, mentre con il cuore grosso e la testa bassa stava per lasciare la capanna, udì una vocina: «E tu, piccolo insetto, perché non ti avvicini?». Era Gesù stesso che glielo domandava. Allora, commosso l'insetto volò fino alla culla e si posò sulla manina del bambino.

Era così emozionato per l'attenzione ricevuta, che gli occhi gli si colmarono di lacrime. Scivolando giù, una lacrima cadde proprio sul piccolo palmo di Gesù. «Grazie», sorrise il bambinello. «Questo è un regalo bellissimo». In quel momento un raggio di luna, che curiosava dalla finestra, illuminò la lacrima. «Ecco è diventata una goccia di luce!», disse Gesù sorridendo. «Da oggi porterai sempre con te questo raggio luminoso. E ti chiamerai lucciola perché porterai con te la luce ovunque andrai».

 

RS

dal Vangelo secondo Matteo ( 5,13-16) (Vittoria)

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

Lettore R/S Gruppo Bernalda 1.

Prendiamo la Parola, cioè la luce, per farla diventare guida della nostra esistenza terrena. Certo, chi accoglie la Parola, ossia la luce, e la pone sul candeliere, illumina il nostro pensiero, il nostro parlare, il nostro agire, ed anche noi porteremo molto frutto. La fiamma della lampada arde come la fede dei veri cristiani; la "Luce" in sé è, per antonomasia, metafora di bontà contro l'oscurità del male e della diffusione di un messaggio globale di pace e speranza.

Sara Moccia: Quando raggiungiamo uno stato di pace interiore, improvvisamente sentiamo che tutto è come dovrebbe essere perché ci liberiamo dalle aspettative e ci sentiamo a nostro agio. È uno stato di equilibrio e benessere in cui abbiamo il controllo delle nostre emozioni e dei pensieri. Sfortunatamente in una società come quella di oggi è difficile trovare questo senso di pace interiore poiché ci troviamo davanti a tante difficoltà e di conseguenza siamo sovrastati da continue preoccupazioni. Cambiando il nostro atteggiamento e quindi essere più flessibili o aiutarci l'un l'altro invece di giudicare e criticare continuamente, ci aiuterà a stare bene con noi stessi. Non dobbiamo farci prendere dalle "emozioni negative", ma fare ogni giorno tutto il possibile per crescere di più, dobbiamo smettere di aver paura dei problemi e delle situazioni difficili che la vita ci pone, dobbiamo essere felici e prendere il meglio da tutto ciò che succede.

Gaia Festino: Dove è odio, fa' che io porti l'amore.

Dove è offesa, che io porti il perdono.

Dove è discordia, che io porti l'unione.

Dove è dubbio, che io porti la fede.

Dove è errore, che io porti la verità.

Dove è disperazione, che io porti la speranza.

Dove è tristezza, che io porti la gioia.

Dove sono le tenebre, che io porti la luce.

”Queste sono le parole di San Francesco nel suo famoso Cantico delle creature. A cosa ci riferiamo con la parola Luce? La Luce è l'essenza stessa della vita umana; la prima cosa che un bambino vede è la luce, e alla luce esso associa la vita, difatti tutti i bambini da piccoli hanno paura del buio perché nel buio non si sa cosa si può incontrare, invece nella luce tutto è più sicuro, più vero. Ed invece a cosa ci riferiamo per Pace? La Pace invece, è quello stato in cui una persona si sente libero con se stesso e con gli altri. La Pace è l'amore, la speranza, la libertà, la fiducia... La Pace è Dio quindi quando si parla di Luce della Pace ci si riferisce alla Luce che Dio emana. Ogni anno da tradizione si passa da persona in persona la Luce benedetta che arriva da Betlemme, però quest'anno a causa del Covid non è possibile; io apprezzo questo messaggio che la comunità AGESCI regionale vuole farci passare, cioè un messaggio di speranza, che anche in mezzo alle difficoltà la Luce di Dio può arrivare ovunque ed è essa a darci la forza di andare avanti. Sono fiera di poter trasmettere la Luce ad un'altra persona perché in questo modo è come se potessi abbracciarla e considerarla mio fratello o mia sorella. Mi manca poterlo fare e confido in Dio affinché ci illumini la strada per poter tornare a vivere una vita cui tutti possiamo stingerci e volerci bene.

Matilde Petito: Pace interiore è quando ciò che dici, ciò che pensi, ciò che fai, sono in perfetta armonia. Per trovare la pace interiore pratica il non attaccamento: bisogna essere consapevoli del fatto che niente e nessuno ti appartiene veramente. La serenità è stare in pace con se stessi e in armonia con gli altri. Pace non è solo il contrario di guerra, non è solo lo spazio temporale tra due guerre, la Pace è di più. E’ la Legge della vita. E’ quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere regna la giustizia. Spesso si confonde felicità e pace interiore ma sono cose due cose completamente diverse perché la felicità dipende da condizioni esterne percepite come positive. La pace interiore è indipendente dalle condizioni esterne e dipende solamente da noi, però al tempo stesso la felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno cose. Se vogliamo costruire la pace nel mondo, costruiamola in primo luogo dentro ciascuno di noi.

Floriana Destino: Molte volte come dice Albert Einstein “la mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.” Molte volte questa mente resta chiusa e automaticamente anche tutti i nostri pensieri interni si contrastano tra loro rovinando un po’ la nostra pace interiore e chi non è in pace con se stesso non farà altro che stare in guerra con il mondo. Molte volte per avere pace con se stessi bisogna aprirsi e accogliere nuovi spunti anche da persone che non riteniamo importanti per noi, dobbiamo essere consapevoli che nulla ci appartiene ma che tutto è da conquistare con delle buone azioni, come quella di portare la luce di Betlemme per tutto il mondo e donare la pace a tutti perché nessun piacere è più grande della pace, soprattutto dopo un periodo così brutto per tutti noi e io sono onorata a partecipare come Scolta a questo evento. Credo che se si torna a percepire il fondo della propria anima, se ci si distacca dalla materialità, dalla monotonia di tutti i giorni e si impara a dare importanza alle cose che contano veramente nella vita la pace interiore di ognuno di noi non si perderà mai.

Agnese Di Lalla: La “Luce della pace di Betlemme” va oltre la sfera religiosa e possiede in sé molti valori civili, etici e morali accettati anche da chi non pensa di non avere una fede. Oggi, grazie all’impegno degli scout di tutte le associazioni la “Luce della pace di Betlemme” giunge in tante case, gruppi, associazioni, comunità e parrocchie. Donata a tutti coloro che condividono i valori di pace e fratellanza, senza distinzione di credo o razza. Cosa intendo per pace? a causa della società in cui viviamo e delle persone tossiche che spesso siamo obbligati a frequentare, è diventato normale perdere quella sensazione di calibrazione e di pace dentro noi stessi. Altre volte la causa non è da ricercarsi all’esterno ma proprio dentro di noi. In qualsiasi occasione quando ricerchiamo la nostra pace interiore, significa che c’è qualcosa che non va oppure, al contrario, abbiamo risolto un problema nella nostra vita e abbiamo bisogno di riflettere e di meditare.

Mauro Sonnessa: Scegliere la pace significa rinunciare alla violenza, all'ingiustizia, ma anche all'odio e al risentimento. Non c'è pace quando le tue opinioni sono la causa della tua prigionia, non c'è pace quando l'avarizia e l'ingordigia di qualcun altro calpestano i tuoi diritti, non c'è pace quando vieni giudicato e criticato spietatamente per quello che sei o che fai. La pace è il bene più prezioso dell'umanità. Senza la pace non si può parlare di giustizia, di libertà, di democrazia. Tutti possono essere protagonisti della pace, non solo gli Stati, eserciti, potenze, cioè coloro che possono decidere e imporre soluzioni grazie alla loro forza, e intraprendere il cammino verso la pratica e lo spirito della non violenza, cominciando dai nostri cuori. Come ci ha detto Papa Francesco, "Tutti possono essere artigiani di pace".

Simona Valerio: La pace: bella parola, piena di alti contenuti e molto spesso di luoghi comuni. Parlare di Pace può diventare difficile in un mondo dove la comunicazione di massa ama le tinte forti per attirare l’attenzione e dove la parola PACE è più urlata che vissuta.

Facile affiancare questa parola ad un concetto di NON GUERRA di tregua dalla violenza.

Siamo quasi assuefatti alle immagini di guerra, paesi vicini che in fondo ci appaiono lontani nella misura in cui nessun concittadino si trova coinvolto.

Siamo anestetizzati al concetto di guerra e di conseguenza di pace perché in molte famiglie è servito a tavola insieme alla minestra e a “come è andata a scuola o in ufficio”.

Eppure quando questo concetto viene riportato ad una dimensione più ridotta, più intima, più individuale allora acquista tutto un altro spessore.

La pace del cuore, la pace interiore è un traguardo desiderato nel caos delle nostre giornate, essere “in pace con se stessi” non è un concetto così astratto e lontano.

Diego Pontolillo: Per me la non- pace la troviamo anche sui social media dove ognuno di noi dovrebbe essere libero di esprimersi con una foto o un video ma ci sono sempre i famosi leoni da tastiera che cercano in tutti i modi di offendere o deridere i più deboli.

Chiara Chiazzolla: Credo sia molto facile trovare tanti luoghi di non-pace attorno a noi e questo accade perché in primo luogo tendiamo a non essere in pace con noi stessi. Dobbiamo imparare ad amarci e a rispettarci affinché la pace intorno noi aumenti sempre di più e affinché tutti i luoghi di non-pace vengano eliminati.

Gaia Sonnessa: Io personalmente credo che un “luogo” di non-pace al giorno d’oggi sia la società stessa in cui viviamo. Società sempre pronta ad additare o escludere chiunque venga considerato diverso dalla massa. Penso che sia importante essere noi stessi e mantenere la nostra personalità abbattendo ogni pregiudizio e distinguendoci dagli altri perché il bello si trova nella diversità.

Vittoria Lioi: Secondo il mio pensiero, un luogo nel quale non riusciamo a trovare la pace è noi stessi, siccome aspiriamo sempre alla perfezione o ad avere degli ideali ai quali assomigliare semplicemente perché non riusciamo ad accettarci con i nostri difetti e pregi che alla fine ci rendono unici.

Gaia Calandrelli: Il posto più comune di non-pace, secondo il mio pensiero, è la scuola. Molte persone fragili sono costrette a subire offese da chi non lo è, così facendo nascono vittime silenziose: persone che si sentono ferite ma preferiscono non dirlo. Un altro luogo di non-pace è sicuramente il lavoro perché spesso nascono conflitti causati da rivalità economiche. Sì, sono pronta a mettermi in gioco affinché tutti possano avere la pace donata da Cristo.

Nicolò Spera: Si, ho individuato dei luoghi di "non pace" intorno a me come l'allontanamento da Dio e sono pronto a mettermi in gioco per fa splendere la Luce di Cristo.

Matteo Di Muro: Per me la Pace è l’effetto dell’amore, della gioia e della fratellanza che porta sorriso e felicità in tutto il mondo; la guerra porta morte, distruzione e tristezza in ognuno di noi. Illuminiamo i nostri cuori con la Luce dell’amore e lottiamo per la Pace.

Canto: Evenu shalom alehem

Evenu shalom alehem

Evenu shalom alehem

Evenu shalom alehem

Evenu shalom, shalom, shalom alehem

E sia la pace con noi

E sia la pace con noi

E sia la pace con noi

Evenu shalom, shalom, shalom alehem

And the peace be with us

And the peace be with us

And the peace be with us

Evenu shalom, shalom, shalom alehem

Et la paix soit avec nous

Et la paix soit avec nous

Et la paix soit avec nous

Evenu shalom, shalom, shalom alehem

Y sea la paz con nosotros

Y sea la paz con nosotros

Y sea la paz con nosotros

Evenu shalom, shalom, shalom alehem

Diciamo pace al mondo

Cantiamo pace al mondo

La nostra vita sia gioiosa

Ed il saluto, pace, giunga fino a voi.

Evenu shalom alehem

Evenu shalom alehem

Evenu shalom alehem

Evenu shalom, shalom, shalom alehem

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